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Il governo Trump, finora
Donald Trump ha avviato la formazione della nuova amministrazione con nomine che rivelano un focus sulla lealtà politica e su approcci non convenzionali. I primi incarichi, come Marco Rubio agli Esteri e Matt Gaetz alla Giustizia, puntano su figure di fiducia. La creazione di ruoli come gli “zar di confine” evidenzia l’intenzione di gestire alcune aree con una prospettiva rinnovata. Le nomine continuano a delinearsi con rapidità.
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Buoni propositi: eliminare l’auto-ottimizzazione
L’inizio di un nuovo anno porta spesso con sé la pressione di migliorarsi e raggiungere obiettivi ambiziosi. Eppure, forse non serve inseguire la perfezione. Potremmo trovare più senso nei piccoli cambiamenti, nella riscoperta dei legami e nella riflessione su ciò che conta davvero, accettando il valore delle imperfezioni e delle pause lungo il cammino.
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Il compiacimento della realtà
La vicenda di Luigi Mangione, arrestato per l’omicidio del Ceo di UnitedHealthcare, è diventata virale per il simbolismo sociale e politico. Dipinto come ribelle contro il sistema sanitario, è stato trasformato in un eroe sui social nonostante la realtà sia ben diversa. La storia evidenzia come i social media politicizzino eventi violenti e solleva interrogativi su giustizia, violenza e la distorsione della realtà nelle narrative ideologiche.
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Il bivio dell’Ucraina e il ruolo dell’Europa
A un mese dall’insediamento di Trump, il conflitto in Ucraina è sospeso tra un fragile cessate il fuoco e il rischio di una guerra globale. Trump si è affermato come mediatore chiave, ma rimangono nodi critici su territori occupati e adesione dell’Ucraina alla Nato. L’Europa, qualunque sia l’esito, dovrà assumersi responsabilità strategiche, sia militari che politiche, e accelerare la creazione di uno scudo anti-missile per garantire la propria sicurezza.
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Concedere la grazia è un diritto costituzionale del presidente
La clemenza presidenziale è da sempre un tema che genera polemiche. Tradizionalmente, i presidenti degli Stati Uniti concedono la grazia a centinaia di persone verso la fine del loro mandato. Spesso, si tratta di individui che hanno dimostrato un percorso di redenzione o di condannati per reati minori, come crimini legati alla droga, la cui pena è considerata sproporzionata rispetto agli standard attuali.
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L’imbattibilità non è più una giustificazione
L’imbattibilità in Serie A non basta a placare i tifosi della Juventus, sempre più frustrati dopo il 2-2 contro il Venezia, decimo pareggio in campionato. Con solo sei vittorie in 16 partite, i 28 punti raccolti sono insufficienti per una squadra che punta allo scudetto. Il contrasto tra la magica serata di Champions contro il Manchester City e i ripetuti passi falsi in campionato rende la situazione ancora più difficile da accettare.
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Paul Krugman lascia il New York Times
Paul Krugman, figura centrale nel dibattito economico e politico globale, ha lasciato il New York Times dopo quasi venticinque anni di editoriali che hanno plasmato l’opinione pubblica su temi come l’ineguaglianza, la globalizzazione e la crisi finanziaria. Con il suo stile schietto e analisi brillanti, Krugman ha portato l’economia fuori dalle accademie per renderla accessibile a milioni di lettori.
– TUTTO IL RESTO –
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Amici di una vita di Hisham Matar
Hisham Matar, con Amici di una vita, esplora magistralmente il peso dell’esilio e dell’amicizia in una narrazione intima e profonda. Attraverso la storia di Khaled, un libico esule a Londra dopo il massacro del 1984 davanti all’ambasciata libica, il romanzo intreccia il personale e il politico, scavando nelle ferite lasciate dall’oppressione e dalla distanza dalla patria.
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Chi ha vinto e chi ha perso in Siria
In attesa di capire le prossime mosse della guida spirituale della Repubblica Islamica dell’Iran, Ali Khamenei, la caduta del regime di Bashar al Assad è un terremoto geopolitico che ridefinisce il Medio Oriente e consacra Ankara come il vincitore strategico della crisi siriana, con Teheran e Mosca costrette a incassare una sonora sconfitta.
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Il perdono di un padre
Hunter Biden, al centro di polemiche da anni, era stato condannato per due reati: aver mentito sull’acquisto di un’arma omettendo la sua tossicodipendenza e per evasione fiscale, nonostante avesse successivamente sanato i suoi debiti con l’erario. Entrambi i casi avrebbero potuto portarlo in carcere, con una sentenza attesa nei prossimi giorni.
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La crisi paradossale di Guardiola
Pep Guardiola si è improvvisamente scoperto fragile: prima di battere il Nottingham Forest, il Manchester City aveva infilato un pareggio e sei sconfitte in sette partite. Ma nulla nasce dal caso, e le ragioni di questa crisi sono tante, forse troppe.
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La cinghia di Elon Musk
L’obiettivo del nuovo Department of Government Efficiency, annunciato da Elon Musk durante la campagna elettorale, è ridurre la spesa pubblica di 2.000 miliardi di dollari entro diciotto mesi, pari a un terzo del bilancio federale. Una proposta ambiziosa che solleva dubbi sulla sua realizzabilità e sugli effetti concreti.
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Una tregua che guarda a Gaza
La tregua tra Israele e Hezbollah è un breve respiro in una regione abituata a vivere in apnea. Frutto di pressioni, compromessi e un’inedita combinazione tra la diplomazia di Biden e la retorica incisiva di Trump, questo cessate il fuoco è il primo passo verso un equilibrio instabile, ma necessario, per guardare oltre il conflitto e verso Gaza.
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Diluvio, il nuovo romanzo di Stephen Markley
Diluvio, l’imponente romanzo distopico di Stephen Markley, è un’esperienza che ti travolge, ti esaurisce e ti lascia pieno di domande: immagina gli Stati Uniti nei prossimi quindici anni, tra ecoterrorismo e rivolte, tracciando un ritratto di un paese fragile e paralizzato da politici incapaci di affrontare il cambiamento climatico e il futuro della specie umana.
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Chi controlla il futuro?
Fino a qualche anno fa, parlare di Intelligenza Artificiale Generale sembrava roba da film più vicina a Terminator che alla realtà. Invece oggi quel futuro non sembra più così lontano, e inizia a farsi largo anche un’idea ancora più ambiziosa, quasi incredibile: l’Intelligenza Artificiale Superiore, l’ASI. Non si parla più di se, ma di quando. Avete presente “Stay hungry, stay foolish”? Proprio quello.
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Trump che fa Trump
Trump rimane uno dei più intriganti paradossi della politica americana. Ha affrontato tre campagne presidenziali ed è stato oggetto di infinite analisi e dibattiti. Eppure, non abbiamo ancora capito perché piaccia tanto, cosa rappresenti il suo consenso, e se c’è un metodo dietro la sua follia. Sono pochi i leader di cui si parla tanto, ancora meno quelli che riescono a sfuggire alla comprensione come riesce a Trump.
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Il silenzio della fine
Putin ha trasformato la guerra in Ucraina in un confronto globale tra la Russia e l’Occidente, opposte non solo su interessi territoriali ma su visioni del mondo inconciliabili. L’equilibrio del terrore nucleare, garantito in passato dal senso del limite, è svanito, e l’atomica da tabù assoluto è diventata una minaccia quotidiana. Questo cambio di paradigma rende il conflitto ancora più pericoloso, avvicinando l’impensabile: un’esplosione non lascerebbe né vincitori né vinti, solo il silenzio della fine.
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Contro il politicamente corretto
Per una parte della destra, il politicamente corretto e la cancel coulture sono un’ossessione che distorce il dibattito, trasformando un normale conflitto culturale in una questione elettorale. In realtà, queste battaglie linguistiche influenzano poco gli elettori, che in gran parte cercano solo di essere rispettosi. Anche se c’è chi, invece, si compiace nell’usare termini offensivi.
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Matt Gaetz rinuncia, Trump sceglie Pam Bondi
La rinuncia di Matt Gaetz a diventare procuratore generale, dovuta ai suoi scandali personali e alla probabile bocciatura al Senato, ha spinto Trump a nominare rapidamente Pam Bondi, ex procuratrice generale della Florida. Bondi, nota per la sua fedeltà a Trump e un passato politico meno controverso, rappresenta una scelta più sicura ma altrettanto lealista, rafforzando il controllo del presidente eletto sulla sua squadra.