Il Senato statunitense ha accusato Apple di eludere il fisco fatturando in Irlanda dove le imposte sono molto più basse. Tim Cook, Ceo di Apple, ha sostenuto che si tratta solo del duro lavoro e delle competenze dei dipendenti irlandesi a fare la differenza. Il Guardian per vederci chiaro ha inviato alcuni reporter a Cork, ed hanno scoperto che i miliardi di dollari che entrano nei fondi irlandesi della società di Cupertino sono gestiti dal fondo di investimenti Braeburn Capital, che ha sede in Nevada, e i soldi sono depositati in alcune banche di New York. Nemmeno un centesimo resta in Irlanda. In Irlanda la Apple paga il due per cento di tasse, una cifra ridicola, ma è così che funziona.
Quella canaglia di Apple
Scritto da: Giacomo
Sono uno scrittore famosissimo in tutto l'universo e dintorni: scrivo in questo blog dal 2007.
Inoltre sono uno scopritore di talenti calcistici di fama condominiale e un padrino di battesimo con esperienza pluriennale. Ma resto umile.
Se ciò non bastasse, dichiaro formalmente di essere juventino e di considerare i Led Zeppelin la miglior rock band dal Sacro Romano Impero in poi. Il mio nome per intero è Giacomo Lagona - è scritto così all'anagrafe, abbiate pazienza - ma tutti mi chiamano Jack, anche se non ho ancora capito il perché. Il mio analista dice che sono geneticamente masochista: nella sezione BOOK trovate le prove.
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