Dopo aver vinto il caucus in Iowa, Mitt Romney ha di nuovo messo in ombra gli altri candidati repubblicani alla Casa Bianca nel primo dibattito televisivo di questa notte. Alle 9 di stamane, sempre a Concord, il secondo e ultimo confronto prima delle primarie di martedì.
Nei 90 minuti di confronto a due giorni dalle primarie in New Hampshire, l’ex governatore del Massachusetts non è stato scalfito dai deboli attacchi dei suoi cinque avversari, concentrandosi su nuovi affondi nei confronti del presidente Barack Obama. Tra le accuse rivoltegli, quella che “le sue politiche abbiano reso più grave la recessione e più lenta la ripresa”. Nonostante, nell’ultimo mese la disoccupazione sia diminuita e siano stati creati 200mila nuovi posti di lavoro. Romney ha ribadito anche quello che è diventato uno slogan della sua campagna elettorale, secondo cui Obama starebbe tentando di trasformare gli Usa in uno “stato sociale sul modello europeo”. Dai suoi rivali, l’ex imprenditore è stato attaccato per il suo passato di affarista. Santorum è stato il più deciso nel farlo, sminuendolo come politico: “Essere presidente non è come essere amministratore delegato – ha detto – si deve guidare e ispirare”.
Nel frattempo, gli altri candidati si sono attaccati fra loro. Ron Paul ha accusato Rick Santorum di essere uno spendaccione di Washington, poco conservatore e corrotto per aver ricevuto denaro dai lobbisti. Paul ha poi preso di mira l’ex speaker della Camera Newt Gingrich, perché non ha svolto il servizio militare, facendogli presente di avere indossato la divisa nonostante una moglie e due figli quando l’Aviazione lo chiamò in servizio. Paul ha rinfacciato a Gingrich di non averlo fatto, così come gli altri candidati, tranne Rick Perry.
Nel confronto televisivo si è parlato anche di Afghanistan. Romney ha dichiarato di voler ritirare le truppe dal Paese il prima possibile, ma che lo farebbe solo dopo aver consultato i comandanti. Per Jon Huntsman la decisione spetta soltanto al presidente, in qualità di comandante in capo dell’esercito. Diversa la posizione di Rick Perry, che farebbe tornare i soldati in Iraq per prevenire l’invasione del Paese dal Pakistan. Secondo Gingrich l’Afghanistan è, invece, solo una delle diverse tensioni internazionali crescenti che gli Usa dovranno affrontare, tra cui spiccano l’instabilità in Pakistan e la minaccia nucleare iraniana.
Non sono mancati i temi economici. Dopo che Romney ha attaccato Obama sulla crisi, Santorum ha accusato il rivale che il suo piano fiscale sia troppo debole per poter dare una spinta all’economia. Romney, a sua volta, ha dichiarato che le tasse sono troppo alte e servono a finanziare un apparato di governo troppo esteso e ha detto che gli Usa sono “a pochi passi” dalla rovina. Jon Huntsman ha invece accusato i suoi oppositori sul tema della Cina, affermando che le loro politiche innescherebbero una guerra commerciale con la Cina, perché le loro proposte non sarebbero sufficienti ad arginare le manipolazioni della moneta.
I candidati repubblicani si sono anche confrontati sul tema, a loro caro, della famiglia. Sulla contraccezione Romney non ha preso posizione, rispondendo alla domanda se gli Stati dovrebbero vietarla soltanto che questi “non vogliono farlo”. Gingrich ha invece dichiarato che le coppie omosessuali dovrebbero avere diritti legali fondamentali, sebbene non il diritto di sposarsi. Il matrimonio tra uomo e donna, tuttavia, per lui è il cuore della civiltà umana e cambiare questa cosa renderebbe la vita miserabile. Romney ha concordato sui diritti alle coppie gay, ma ha fatto un piccolo passo in più, sostenendo che queste potrebbero crescere bene dei figli, sebbene resti preferibile che i genitori siano di sesso diverso. Ha tuttavia aggiunto che i matrimoni gay possono causare problemi educativi e religiosi.
Gli unici veri grattacapi per Romney arrivano da Twitter e da Jim Messina, capo della campagna di Obama, il quale gli spedisce contro due siluri: nel primo scrive:«Gov Romney dice che dovremmo guardare il suo record sui posti di lavoro. Ok, Mass. era 47° (su 50) per la creazione di posti di lavoro quando lui era governatore. Quello è il record». Nel secondo invece prende di mira l’impegno di Romney sul diritto all’aborto:«Se la sentenza Roe v Wade deve essere rovesciata? Sì, lo penso”. Nel 2002: “preserverò e proteggerò il diritto di scelta delle donne».
Alle nove di oggi, ora di Concord (NH), il secondo e ultimo confronto televisivo. Di seguito le parti salienti del dibattito di stanotte trasmesso da NBC News.
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