In questi giorni ho visto una cosa abominevole, la presunzione di assoluzione di Ottaviano del Turco, ex presidente della regione Abruzzo. Non si è neanche pronunciato il GIP sul rinvio a giudizio di Del Turco che tutti già lo santificano: “il perseguitato”, il “santo”, “Angelini è un millantatore” salta fuori anche che in realtà ha ridotto i costi della sanità abruzzese!
Tralasciando che ridurre i costi della sanità non vuol dire non essere un corrotto e che la regione fu commissariata per questi costi troppo alti, parliamo della persecuzione.
1) Arresto. C’è poco da dire, se sto indagando su tangenti che incassa in quanto presidente della regione è ovvio che con quella carica può inquinare le prove come e quando vuole, per questo doveva togliersi da quella posizione. Non per cattiveria, ma per fondato motivo
2) Le rogatorie su c/c. Se Del Turco non spiegò la provenienza di svariate migliaia di euro c’è poco da dire, indagano e controllano che non ci siano altri c/c all’estero per non perdere nessun elemento possibile dell’indagine
3) Veniamo al clou. “Angelini è un millantatore”, come se Angelini, visto il cognome, fosse ritenuto un santo! Su di lui pendono accuse gravissime come truffa e corruzione sin dall’inizio dell’indagine, non è mai stato considerato estraneo ai fatti, anzi è sempre stato considerato uno degli attori principali
4) Infine da dove nasce questa improvvisa “redenzione”? Da un’informativa che mette in relazione i rapporti tra ricoverati in strutture private e rimborsi. Cosa dice questa informativa? Che i costi sono stati abbassati da Del Turco. Bene, ma non è un buon motivo per scagionarlo perché se faceva andare tutti nella stessa clinica spendendo meno di prima, ma incassando la tangente rimarrebbe comunque un criminale.
In sostanza non voglio dire “Del Turco è colpevole”, ma “col cavolo che Del Turco è stato assolto”. Magari sarà assolto comunque, ma questo non giustifica la sua prematura assoluzione.
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