Il governo di larghe intese è, funzionalmente, il miglior governo che l’Italia oggi avrebbe bisogno. Indubbiamente ci sono degli indigeribili, ma se Letta riesce a far coesistere tutte le anime all’interno del suo esecutivo, la stima che avremo tutti nei suoi confronti inevitabilmente salirà esponenzialmente. Mettendo da parte la democristianità del premier, e tutto ciò che significa questo termine proprio il giorno dei funerali del suo maggiore intelletto, il governo di larghe intese non potrebbe nemmeno vedere la luce se oggi non venivano eletti i presidenti delle commissioni parlamentari. Questi i nomi:
CAMERA
Francesco Boccia (PD) – Commissione bilancio
Fabrizio Cicchitto (PdL) – Commissione esteri
Daniele Capezzone (PdL) – Commissione finanze
Giancarlo Galan (PdL) – Commissione cultura
Francesco Paolo Sisto (PdL) – Commissione affari costituzionali
Donatella Ferranti (PD) – Commissione giustizia
Elio Vito (PdL) – Commissione difesa
Guglielmo Epifani (PD) – Commissione attività produttive
Pier Paolo Vargiu (Scelta Civica) – Commissione affari sociali
Ermete Realacci (PD) – Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici
Cesare Damiano (PD) – Commissione lavoro
Michele Meta (PD) – Commissione trasporti
Luca Sani (PD) – Commissione agricoltura
Michele Bordo (PD) – Commissione politiche UE
Giuseppe D’Ambrosio (M5S) – Giunta per le elezioni
Ignazio La Russa (Fd’I) – Giunta per le autorizzazioni a procedere
Non ancora eletti i presidenti di Copasir (l’organo di controllo dei servizi segreti) e della vigilanza Rai.
SENATO
Anna Finocchiaro (PD) – Commissione affari costituzionali
Mauro Marino (PD) – Commissione finanze
Antonio Azzolini (PdL) – Commissione bilancio
Pier Ferdinando Casini (UdC) – Commissione esteri
Nicola Latorre (PD) – Commissione difesa
Maurizio Sacconi (PdL) – Commissione lavoro
Massimo Mucchetti (PD) – Commissione industria
Altero Matteoli (PdL) – Commissione lavori pubblici
Francesco Marinello (PdL) – Commissione ambiente
Emilia Grazia De Biasi (PD) – Commissione sanità
Roberto Formigoni (PdL) – Commissione agricoltura
Andrea Marcucci (PD) – Commissione istruzione e beni culturali
Mancano da riempire la casella della commissione Giustizia il cui nome di Francesco Nitto Palma non è passato per ben due votazioni, quella delle Politiche dell’Unione europea ancora in corso e della Giunta per autorizzazioni ed elezioni.
Se poi qualcuno più saggio di me mi spiegasse quali sarebbero i meriti che hanno portato Capezzone alle finanze, Galan alla cultura, La Russa alle autorizzazioni a procedere e Formigoni all’agricoltura io sarei anche più contento. Molto, eh!
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