Il silenzio della fine
Putin ha trasformato la guerra in Ucraina in un confronto globale tra la Russia e l’Occidente, opposte non solo su interessi territoriali ma su visioni del mondo inconciliabili. L’equilibrio del terrore nucleare, garantito in passato dal senso del limite, è svanito, e l’atomica da tabù assoluto è diventata una minaccia quotidiana. Questo cambio di paradigma rende il conflitto ancora più pericoloso, avvicinando l’impensabile: un’esplosione non lascerebbe né vincitori né vinti, solo il silenzio della fine.