Per la prima volta in decenni, le ATP Finals si terranno senza nessuno dei Big Three: Federer, Nadal o Djokovic. Con Andy Murray che ha dato l'addio a inizio stagione e nessuna vittoria del trio delle meraviglie nei principali tornei del Grande Slam, il tennis sembra ormai pronto al cambio generazionale. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz guidano questo passaggio di testimone, simboli di una nuova era che sta prendendo il posto dei grandi del passato.

A metà settembre, solo due settimane dopo il trionfo agli US Open, Jannik Sinner aveva raggiunto il record di due vittorie e due sconfitte negli scontri diretti con Carlos Alcaraz nei principali tornei del 2024. A Berlino, durante la Laver Cup, Alcaraz ha risposto a chi gli chiedeva se la loro rivalità potesse diventare grande come quella di Federer e Nadal. Con sincerità, ha ammesso che l’idea gli piace e ha auspicato che la loro sfida possa regalare momenti storici, un po’ come hanno fatto i Big Three, e che possano continuare a competere ai massimi livelli.

Finora, nel 2024, i due si sono incontrati tre volte – a Indian Wells, nelle semifinali del Roland Garros e nella finale di Pechino – e Alcaraz è sempre uscito vincitore. L’ultima opportunità per riequilibrare i conti potrebbe arrivare alle ATP Finals, cominciate a Torino domenica 10 novembre, dove si contendono il titolo assieme agli altri sei migliori giocatori della stagione. Sinner ha già staccato il biglietto per le semifinali battendo de Minaur, Fritz e Medvedev tutti in due set; Alcaraz ha perso il primo scontro contro Ruud, ha vinto il secondo con Rublev e contro Zverev

Le Finals 2024

Accanto a Sinner e Alcaraz, ci sono Alexander Zverev, Daniil Medvedev, Taylor Fritz, Casper Ruud, Alex de Minaur e Andrey Rublev. Zverev, finalista contro Alcaraz al Roland Garros, ha già trionfato nelle Finals nel 2018 e nel 2021, mentre Medvedev, campione nel 2020 e finalista nel 2021 contro Zverev, si è fermato agli Australian Open quest’anno, battuto proprio da Sinner.

Quest’edizione è un evento storico: per la prima volta in 23 anni non vedremo né Djokovic, né Federer, né Nadal. Federer ha lasciato il tennis nel 2022, mentre Nadal è prossimo al ritiro e rappresenterà la Spagna un’ultima volta in Coppa Davis a Malaga. Alle Finals non ci sarà: quest’anno non ha giocato abbastanza per qualificarsi. Djokovic, che aveva guadagnato il pass per le Finals con il secondo posto allo Shanghai Open, ha scelto di non giocare, preferendo prendersi una pausa dopo un anno difficilissimo. Con sette titoli conquistati nel 2023, compreso il 10° Australian Open e il 24° Slam agli US Open, ha deciso di chiudere il 2024 senza proseguire nelle competizioni dopo solo 11 tornei giocati e un’Olimpiade vinta (contro Alcaraz, tra l’altro).

Nessun Slam per i Big Three

Quest’anno, per la prima volta dopo oltre vent’anni, nessuno dei Big Three ha trionfato nei principali tornei del Grande SlamWimbledon, Australian Open, Roland Garros e US Open. Il tennis mondiale sembra ormai accettare il passaggio di testimone, mentre anche Andy Murray ha dato l’addio all’inizio della stagione, segnando davvero la fine di un’epoca.

Stefanos Tsitsipas ha osservato che le cose stanno cambiando in fretta, con nuovi volti pronti a dominare la scena. Questo 2024 ha visto Jannik Sinner e Carlos Alcaraz prendere il controllo dei principali palcoscenici: Sinner ha vinto gli Australian Open e gli US Open, mentre Alcaraz ha portato a casa gli Open di Francia e Wimbledon. Entrambi sono riusciti a battere Djokovic in match cruciali, un segno della loro capacità di competere ai massimi livelli. Nonostante ciò, Djokovic ha risposto vincendo l’oro alle Olimpiadi di Parigi, un titolo che desiderava più di ogni altro.

Una finale annunciata?

Daniil Medvedev, veterano e campione degli US Open 2021, ha messo in luce il valore immutato delle ATP Finals, dove a competere saranno comunque gli otto migliori dell’anno. Anche se i campioni storici mancano, gli scontri rimangono di altissimo livello. Tuttavia, quest’anno l’attenzione a Torino è tutta per Sinner e Alcaraz, anche se entrambi arrivano con qualche acciacco: Sinner si è ritirato dal Masters di Parigi per un virus, e Alcaraz ha subito alcune sconfitte inaspettate nei tornei precedenti.

Intanto, Taylor Fritz, finalista agli US Open e protagonista di un’ottima stagione, si dichiara pronto a competere nelle Finals, carico all’idea di affrontare i migliori. Al Masters di Parigi, le uscite anticipate di giocatori di spicco come Alcaraz, Fritz, Ruud e Rublev hanno reso ancora più interessante la lotta per gli ultimi posti a Torino. Anche Casper Ruud ha ottenuto l’accesso alle Finals, merito soprattutto dei risultati sulla terra battuta, pur ammettendo di non sentirsi completamente a proprio agio sui campi indoor, sebbene negli anni abbia spesso dato il massimo nelle fasi conclusive della stagione.

Alla fine, la competizione potrebbe davvero giocarsi tra Sinner e Alcaraz, protagonisti di una rivalità crescente e rispettosa che ricorda le grandi sfide tra Federer, Nadal e Djokovic. Sinner vive questa rivalità come uno stimolo continuo a migliorarsi, e Alcaraz lo considera una motivazione per dare il massimo. Dopo i Big Three, sono loro a costruire la nuova narrazione del tennis mondiale.