Nella drammatica settimana in cui la prima azienda telefonica del paese diventerà spagnola, la compagnia di bandiera non avrà più il tricolore nelle fiancate, e l’Iva arriverà al 22 per cento perché non possiamo sforare neppure di un decimo di punto, un miserabile miliardo e 400 milioni di euro, perché questo ci impone quell’Europa che abbiamo contribuito a creare, la politica viene chiamata a parlare dei problemi giudiziari di una persona sola come se questo fosse la normalità.
È un rischio suicida per tutti, non solo per la politica: tra due settimane dovrà essere presentata la legge di stabilità, il documento programmatico che serve a tenere a galla i nostri conti e i nostri debiti; a metà novembre la Commissione Europea ci giudicherà per le riforme che abbiamo messo in atto quest’anno; il Fondo Monetario Internazionale ci ha rimesso nella blacklist dei paesi a rischio perché il nostro debito pubblico è paurosamente risalito; e, dulcis in fundo, ci presentiamo nuovamente al mondo nudi e senza una percettibile credibilità proprio nel momento in cui ne avevamo più bisogno.
A Wall Street Letta aveva rassicurato tutti sulla stabilità italiana, specialmente i finanziatori e gli investitori preoccupati di spendere soldi in un paese in cui la crisi politica è sempre dietro l’angolo. Pensate alle risate che si stanno facendo gli americani in questo momento: solo tre giorni fa assicuravamo di avere un governo forte e duraturo; tre giorni dopo un solo uomo, gridando all’ingiustizia e alla persecuzione, ci fa sprofondare in una crisi che ci toglie il respiro.
In Francia pochi giorni fa hanno creato una commissione col solo scopo di capire e interpretare i bisogni della gente per il prossimo decennio e orientare la politica al cambiamento. In Italia ne creeremo una per capire e interpretare la politica del passato. Quel passato al quale siamo legati indissolubilmente da vent’anni.
E dire che avremmo bisogno di tirarci su i calzoni e costruire un’Italia più forte e credibile. Se solo non riuscissimo a mettere i problemi personali davanti ai problemi del paese…
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