Dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, tocca ai capigruppo dei partiti presenti in Parlamento. La nomina dei capogruppo è un passo necessario per l’avvio delle consultazioni con il Capo dello Stato che inizieranno domani, mercoledì 20 marzo. Nessun problema per la scelta dei rappresentanti di M5S e Pdl che li hanno visto eleggere per alzata di mano i primi e per acclamazione i secondi, più complicata la scelta per il Pd e Scelta Civica dove è stata indispensabile una discussione interna durante la giornata di oggi. Vediamo chi sono i nuovi capigruppo della XVII legislatura.
Movimento 5 Stelle. I capogruppo, che saranno a rotazione trimestrale, sono Roberta Lombardi alla Camera – laureata din Giurisprudenza ha lavorato per 9 anni in un’azienda d’arredo romana, alcune sue affermazioni sul “fascismo buono” hanno scatenato polemiche in rete – e Vito Crimi al Senato. Crimi, originario di Palermo ma da anni trasferito a Brescia, si avvicina al movimento di Grillo nel 2007 candidandosi come presidente per le regionali in Lombardia nel 2010.
Popolo della Libertà. Alla Camera gli azzurri hanno scelto Renato Brunetta, ex ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione dell’ultimo governo Berlusconi; al Senato è andato Renato Schifani, ex Presidente del Senato nella scorsa legislatura e candidato del centrodestra contro Pietro Grasso sabato scorso.
Lega Nord. Per il Carroccio il capogruppo a Montecitorio è Giancarlo Giorgetti, presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione nell’ultima legislazione. A Palazzo Madama è invece toccato a Massimo Bitonci, ex sindaco di Cittadella (Padova) famoso per i provvedimenti di “sicurezza” come il divieto di stazionamento di camper e roulotte nel territorio comunale fuori dalle aree attrezzate per turisti, divieto di accattonaggio molesto, divieto di somministrazione di cibi tipo Kebab e simili pietanze da asporto in centro storico. Deputato dal 2008, mantiene il doppio incarico fino al 2012.
Scelta Civica. Il capogruppo per la lista dell’ex presidente del Consiglio Mario Monti alla Camera è Lorenzo Dellai, eletto a maggioranza dopo il ritiro della candidatura di Andrea Roman: sindaco di Trento per due mandati sotto la coalizione di centro-sinistra, è stato eletto per tre volte consecutive (1999, 2003 e 2008) come Presidente della Provincia autonoma di Trento, è tra i fondatori di Alleanza per l’Italia, passando a Scelta Civica alle ultime elezioni. Si dimette da presidente della provincia in vista del voto delle politiche con cui entra in Parlamento. Al Senato invece è stato scelto Mario Mauro: membro di Comunione e Liberazione, entra in politica con Forza Italia con cui viene eletto al parlamento europeo nel 1999 e nel 2004, centrando la terza elezione nel 2009 e diventando il capo delegazione del PdL al Parlamento Europeo. Nel 2013 entra nella nuova formazione di Mario Monti e viene eletto come capolista per il Senato in Lombardia.
Gruppo Misto. Pino Pisicchio di Centro Democratico sarà il capogruppo a Montecitorio dei 6 deputati eletti del suo partito, dei 5 del Svp e dei 9 di Fratelli d’Italia. Parlamentare con la DC nel 1987 e nel 1992, allo scoglimento dello Scudo Crociato arriva in Alleanza per l’Italia di cui è stato co-fondatore con Francesco Rutelli e Bruno Tabacci per poi entrare in Centro Democratico con cui viene eletto nelle ultime politiche. Nel 2001 entra nella Margheri da cui si distacca per entrare nell’UDEUR di Mastella; nel 2006 accetta la candidatura dell’IdV e viene eletto nella circoscrizione della Puglia. Dal 2006 al 2008 è stato presidente della II Commissione Permanente Giustizia. Al Senato i Misti non hanno eletto nessun rappresentante.
Sinistra Ecologia e Libertà. SeL ha scelto Gennaro Migliore a Montecitorio: politicamente di Rifondazione Comunista in cui entra nel 1993, nel 2005 entra a far parte della segreteria nazionale del partito. Entra per la prima volta alla Camera nel 2006 diventando capogruppo e componente della II Commissione Giustizia e della Commissione di indirizzo e vigilanza Rai. Nel 2008 contribuisce alla nascita di SEL di cui è coordinatore nazionale. Al Senato è andata Loredana De Petris. Cresciuta politicamente in Democrazia Proletaria, è tra i fondatori dei Verdi Arcobaleno nel 1989. Approda al Senato nel 2001 nelle fila dell’Ulivo, venendo confermata nel 2006. Con la nascita di SEL entra nel partito di Vendola e viene eletta senatrice.
Partito Democratico. La scelta dei capogruppo del partito di Bersani è stata molto difficile, alla fine hanno prevalso le “buone intenzioni” con Roberto Speranza alla Camera e Luigi Zanda al Senato. Speranza è stato eletto con 200 voti su 297 spaccando quasi il partito nella scelta di dare un nome diverso da Dario Franceschini. Segretario regionale della Basilicata, Bersani lo vuole accanto a sé per la campagne elettorale come portavoce e poi eletto alle ultime elezioni. Per Luigi Zanda le cose sono state molto più semplici: eletto all’unanimità con un solo astenuto. Avvocato di professione, cagliaritano, entra in Senato per la prima volta nel 2003 con l’Ulivo sostituendo Severino Lavagnini, viene confermato nel 2006 e nel 2008 tra le fila del PD di cui è anche vicepresidente vicario.
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