Dopo gli improbabili nomi di Milena Gabanelli e Gino Strada, il Movimento 5 Stelle ha candidato alla Presidenza della Repubblica con le discutibilissime Quirinarie il giurista Stefano Rodotà.
Nato a Cosenza il 30 maggio del 1933, il quasi ottantenne giurista alle Quirinarie grilline si è piazzato alle spalle della conduttrice di Report Milena Gabanelli, e del fondatore di Emergency Gino Strada. Rodotà è professore Emerito all’Università La Sapienza di Roma, dove insegna diritto civile alla facoltà di Giurisprudenza.
Parlamento italiano. Per quanto riguarda la carriera politica, il professor Rodotà è stato lungamente iscritto al Partito Radicale di Mario Pannunzio fino al rifiuto nel 1976 di una candidatura con Pannella. Nel 1979, dopo aver rifiutato ancora una volta la candidatura radicale, viene eletto come indipendente con il Partito Comunista per poi essere rieletto nel 1983 diventando capogruppo di Sinistra Indipendente. Nel 1987 ottiene la terza rielezione. Nel 1992 torna alla Camera con il Pds diventando vicepresidente di Montecitorio, ed un mese dopo ne diventa presidente quando il Parlamento elegge il Presidente della Camera Oscar Luigi Scalfaro nono Presidente della Repubblica. La legislatura cadde due anni dopo e Rodotà decide di non ricandidarsi preferendo tornare all’insegnamento.
Carriera universitaria. Stefano Rodotà ha insegnato in molte facoltà italiane e straniere. Visiting fellow presso l’All Souls College di Oxford e presso la scuola di legge di Stanford, Rodotà ha inoltre insegnato alla Faculté de Droit di Paris 1 Panthéon-Sorbonne e ha collaborato con il Collège de France. Negli anni ha insegnato, come associato o collaboratore, in diverse università negli Stati Uniti, in America Latina, in Canada, in Australia e in India. È presidente del consiglio d’amministrazione dell’International University College di Torino, e fa parte del comitato dei garanti di Biennale Democrazia e del Centro NEXA su Internet & Società del Politecnico di Torino. In Italia ha insegnato nelle Università di Macerata, Genova e Roma La Sapienza. Nel 2010 ha presentato all’Internet Governance Forum una proposta per portare in commissione Affari Costituzionali l’adozione dell’articolo 21bis: “Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale“.
Parlamento europeo. Parlamentare europeo per la prima volta nel 1989, Rodotà ha fatto parte dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e dal 1998, per quattro anni, è stato a capo del gruppo di coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza dell’UE. Il giurista ha inoltre fatto parte del gruppo europeo per l’etica delle scienze e delle nuove tecnologie; è uno degli autori della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE e attualmente ricopre la carica di presidente della commissione scientifica dell’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Incarichi extra parlamentari. Dal 1997 al 2005 è stato il primo presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali (Garante della Privacy). Dal 1998 al 2002, invece, è stato a capo del gruppo di coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza dell’UE.
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