Se Napolitano queste cose le avesse dette ad agosto invece di star lì a disquisire dell’agibilità politica del governo Letta, adesso forse saremmo in campagna elettorale e la famosa stabilità sarebbe a farsi benedire. E però, vivaddio, non avremmo buttato sei mesi. Perché alla fine sei mesi saranno stati buttati così come furono buttati quelli regalati a Berlusconi dopo la rottura con Fini, esattamente come furono buttati quelli affidati a Monti. La nota positiva è che forse il paese si sarebbe confrontato prima con qualcosa che ancora né Napolitano, né il suonatissimo Letta Jr, né tantomeno ciò che resta del Partito Democratico paiono aver capito fino in fondo.
Se Berlusconi avesse la possibilità pinochettiana di mobilitare i Carabinieri o la Folgore per marciare sul Parlamento e sui palazzi di giustizia, state tranquilli che lo farebbe o, meglio ancora, l’avrebbe già fatto.
Mi piange il cuore vederli sterminare quel poco di buono che è rimasto: e uno che aspetta gli formalizzino per iscritto il rifiuto di accettare le sentenze, e l’altro che chiede una verifica, e quegli altri che hanno bisogno di un chiarimento politico come se si trattasse di una normale crisi della Prima Repubblica… Ma basta, svegliatevi!
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