Vorrei capire le qualità che ha Dario Franceschini per essere segretario del Partito Democratico. Sul serio, vorrei capirle perché da quando è sulla scena politica non ne azzecca una.
Anni fa, ospite da Ballarò, Tremonti gli chiese se sapeva a quanto ammontava il Pil italiano e lui fece spallucce guardandosi attorno smarrito. A quel punto Tremonti lo incalzò chiedendogli se sapeva cosa fosse il Pil: stessa identica scena. Bersani, presente anch’egli in trasmissione, non sapeva se ridere o piangere.
Ad aprile, durante la campagna per le elezioni europee, poco tempo dopo che Walter Veltroni aveva dovuto fare i conti con le polemiche riguardanti i programmi elettorali troppo simili a quelli del Popolo della Libertà, Franceschini – fresco segretario del Partito Democratico – copia il premier indossando anche lui il cappello da ferroviere: il segretario capotreno.
A maggio, sempre in piena campagna elettorale per le europee, disse la famosissima “Voi fareste educare i vostri figli da Berlusconi?”, e si beccò – giustamente – il rimbrotto dei Berlusconi Juniors.
Giovedì sera ad Annozero andava in onda una intervista a Giorgio Bocca. L’ospite Belpietro, direttore di Libero, si lamenta che Bocca è fazioso e di sinistra. Franceschini, in un attimo di impervia stazza politica, lo becca con un borioso “tu quando senti Bocca devi alzarti in piedi!”. Scontatissima standing ovation del pubblico presente, ma io: “ecco l’ennesima cazzata”. Maurizio Belpietro, con tutto l’aplomb di una che la sa lunga, gli risponde senza manco agitarsi: “intanto mi dia del lei, ma di cosa parla lei che non riesce nemmeno a farsi eleggere segretario del suo partito!”
Ecco, questo è Dario Franceschini, attuale segretario del Partito Democratico e candidato alla stessa carica per le primarie del 25 ottobre.
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