Il caso Enav-Finmeccanica ha radici talmente lontane che già l’anno scorso si parlò – con l’arresto di Gennaro Mokbel – di un cosiddetto “Sistema Finmeccanica” in cui tutto girava su appalti e politica.


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Il caso scoppia circa un anno fa quando Lorenzo Cola – l’uomo del mistero di Finmeccanica – contatta Mokbel per appalti nel colosso militare e per agganci politici altolocati. Mokbel è stato coinvolto nell’inchiesta su Telecom Italia Sparkle-Fastweb e sul caso del deputato Pdl Di Girolamo arrestato e condannato per frode fiscale.

Finmeccanica è il colosso della difesa italiano da 40 miliardi di fatturato e 80mila dipendenti. Finmeccanica vuol dire armi e spazio, aerei, elicotteri, radar, turbine e treni. E’ un pezzo decisivo del sistema Italia.

L’8 luglio dello scorso anno, Lorenzo Cola è stato arrestato dalla Procura di Roma con l’accusa di riciclaggio. Era il consulente economico di Pier Francesco Guarguaglini (presidente e ad di Finmeccanica) e di sua moglie Marina Grossi, (amministratore delegato di Selex). Lorenzo Cola è l’uomo del mistero. In Finmeccanica curava gli affari americani del gruppo, collegato alla Cia e ai nostri servizi militari. Del suo passato si sa pochissimo, dei suoi rapporti con aziende e uomini del settore militare ancora meno.

Secondo le indagini condotte un anno fa dalla magistratura, Cola entra in contatto con Gennaro Mokbel, uomo d’affari romano già coinvolto nell’inchiesta su Telecom Italia Sparkle-Fastweb, e da lì nasce quello che oggi i giornali definiscono il “sistema Finmeccanica”.

Mokbel, tra le altre cose, è l’uomo che fece candidare Nicola Di Girolamo nelle liste Pdl alle ultime elezioni politiche. Arrestato nel marzo 2010, Di Girolamo, dopo qualche mese di carcere patteggiò la pena confessando tutti i particolari della frode che la coppia Mokbel-Cola avevano messo in atto per acquisire un’importante azienda del gruppo Finmeccanica.

ENAV è l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo. E’ la società che fornisce il servizio del controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali. E’ accusata, “in violazione delle disposizioni di legge” (cioè senza fare le gare), di girare appalti a società vicine a uomini politici, allo scopo di ottenere il loro favore quando si trattava di nomine dirigenziali.

Questa estate il presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, è stato indagato dalla Procura di Roma per frode fiscale per fatturazioni su operazioni inesistenti nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti assegnati dall’Enav a Selex Sistemi Integrati, società di Piazza Montegrappa guidata da Marina Grossi, moglie di Guarguaglini, anche lei indagata per i medesimi reati più quello di corruzione.

Finmeccanica è a partecipazione pubblica, la quota di maggioranza è infatti detenuta dal ministero dell’Economia. Finmeccanica è il primo gruppo industriale italiano nel settore dell’alta tecnologia e tra i primi dieci player mondiali nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. Il gruppo è concentrato principalmente su tre pilastri strategici: Elicotteri, Elettronica per la Difesa, Sicurezza e Aeronautica. Finmeccanica vanta una presenza consolidata nel settore spaziale e nei settori dei Trasporti e dell’Energia.

Selex Sistemi Integrati è la società di Finmeccanica che progetta, realizza e commercializza grandi sistemi per l’Homeland Protection, sistemi e radar per la difesa aerea, la gestione del campo di battaglia, la difesa navale, la gestione del traffico aereo ed aeroportuale, la sorveglianza costiera e marittima. L’azienda, che occupa circa 4.200 dipendenti, vanta un’esperienza di 50 anni e una clientela in 150 Paesi. Ha sedi in Italia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti.

Per cui, quando l’Enav dà appalti a Selex senza bando di gara, in teoria dovrebbe essere il semplice caso di mancata concorrenza. Naturalmente c’è di più.

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