QUESTO ARTICOLO HA PIÙ DI 11 ANNI.    

Dire che senza l’Europa si ripiomba nel Medioevo mentre in piazza si affrontano i forconi italiani e i lancieri olandesi può essere una frase da libro di storia.

Se ha ragione, Letta sarà una specie di Leone Magno che ferma Attila con la forza delle parole. Se ha torto sarà una specie di Leone magno che solo tre anni dopo tratta sull’entità del saccheggio di Roma con i vandali. Ovviamente ci si ricorda solo del primo episodio. Ma è per dire che i fenomeni storici quando si mettono in moto sono difficilissimi da fermare.

Da sei anni ormai si affrontano in campo aperto due teorie: “non ci sono alternative” contro “questa volta è diverso”. Enrico Letta e Susanna Camusso, che ieri ha seppellito lo sciopero generale – Cremaschi ci ricorda che l’ultimo sciopero generale sono le tre ore contro la riforma Fornero – pensano che non ci sia alternativa. Ma se questa crisi è diversa, e lo è perché non ha paragoni negli ultimi ottant’anni, illudersi con le parole è pericolosissimo. Attila lo fermi, ma i barbari sono legioni.