Grillo fa dietrofront, dopo le elezioni torna a fare il comico. Perché finora che ha fatto?
«Devo essere serio e preciso – tende a giustificarsi il comico – non posso essere ironico ché altrimenti vengo frainteso». In effetti è proprio il momento di fare il serio, tutti gli stanno addosso pronti a condannarlo per qualsiasi cosa dica o faccia. «Io sono prudente con la parolaccia, ma cercherò…». Ecco: quel cercherò fa la differenza tra il “fare” di qualche mese fa, ed il “farò” di oggi. Del resto è dalle scorribande in Sicilia poco prima delle elezioni che Grillo perde consensi, dal venti per cento abbondante è andato giù fino al 13-15% di queste settimane. Vorrà dire qualcosa.
Dalla traversata a nuoto dello stretto Grillo ha visto molte cose andare diversamente da come si aspettava: Bersani vince le primarie contro Renzi, Monti sale in politica intromettendosi tra destra e sinistra, Berlusconi si allea nuovamente con la Lega tornando a fare quel populismo che tanto ci mancava. Nel frattempo il ligure che fa ridere ha epurato qualcuno, come dice lui, perché era “incazzato” e ha organizzato le Parlamentarie ma hanno floppato sotto l’aspetto della comunicazione politica. Aggiungiamo pure che Ingroia si è fatto il suo movimento simile al 5 stelle, possiamo facilmente capire il motivo per il quale il fegato di Beppe Grillo si è gonfiato a dismisura. Ha il fiato grosso Beppe, se ne rende conto.
Lo scopriamo addirittura mortale: «Sono un comico – dice agli attivisti friulani domenica sera – per una battuta mi faccio ammazzare. Mi rovino e mi rovinerò». Altro che Gesù Cristo come lo dipingeva Casaleggio al Guardian… Grillo non è più spavaldo né apocalittico contro gli avversari, tutt’altro. Adesso è addirittura pacioso e propenso ad ascoltare gli altri, come si vede chiaramente nel filmato qui sotto: «non ci posso fare niente se sono fatto così», dice; «non ti far fregare» consigliano i fans. Traumatico vederlo in questo stato, sembra avere il sentore di una fine poco gloriosa in politica.
Ma già nel suo discorso a Capodanno a reti unificate si sentiva che era spompato, quasi decadente – «Mi sono fatto un mazzo così nel Massacro Tour» – oggi sembra ancora più stanco e debilitato. Nessun attacco indiscriminato sul suo blog, nessuna parolaccia inutile davanti ai fans. «Subito dopo le elezioni riprendo a fare teatro, le mie cose, qualcosa di diverso. La mia natura è quella lì» ribadisce. Chi ci crede? Ha tutta l’aria del bambino offeso che vorrebbe coinvolgere gli altri ragazzini a giocare con lui ma nessuno se lo fila, e allora dice “no, non volevo mica giocare, io“.
(per Lavika)
Rispondi