Giorgio Napolitano, annunciando che resterà fino a fine mandato – tre settimane circa, a occhio e croce, fino a dopo le elezioni friulane del 21-22 aprile – ha comunicato che per trovare una soluzione allo stallo politico ricorrerà a due commissioni ristrette di personalità di alto profilo, dieci saggi per risollevare le sorti del paese: «Mi accingo a chiedere – queste le parole di Napolitano – a due gruppi ristretti di formulare, su essenziali temi, precise proposte programmatiche che possano divenire oggetto di condivisione tra le forze politiche».
Alle dieci personalità di alto profilo ai cui è stato chiesto di facilitare la risoluzione della crisi, il presidente Napolitano non ha dato una scadenza per portare a termine il lavoro affidato, ha solo confermato che sono stati scelti “in piena autonomia”. Vediamo dunque chi sono i “10 saggi” scelti da Giorgio Napolitano.
Quattro Saggi formeranno una commissione per le riforme istituzionali: Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante.
Altri sei formeranno una commissione per le riforme economiche: Enrico Giovannini, Giovanni Pitruzzella, Salvatore Rossi, Giancarlo Giorgetti, Filippo Bubbico e Enzo Moavero Milanesi.
Valerio Onida. Presidente della Corte Costituzionale dal 30 settembre 2004 al 30 gennaio 2005, ha 77 anni ed è stato eletto giudice costituzionale dal parlamento nel 1996. Nel 2010 si era candidato alle primarie per le elezioni a sindaco di Milano, arrivando terzo. Attualmente è docente di giustizia costituzionale all’Università degli Studi di Milano.
Mario Mauro. 52 anni, dal 1999 con Forza Italia e poi col PdL, attualmente è Capogruppo al Senato di Scelta Civica, il partito del premier Monti. Mauro, che sta con Comunione e Liberazione, è stato vice presidente del parlamento europeo dal 2004 al 2009, e capo delegazione del PdL nel Partito Popolare Europeo.
Gaetano Quagliariello. 53 anni, vice capogruppo PdL al Senato nella scorsa legislatura. Ha iniziato la sua carriera con il Partito Radicale per poi entrare, nel 1994, in Forza Italia. Favorevole al ddl Calabrò sul testamento biologico ha ferocemente criticato il caso di Eluana Englaro e nel 2011 è stato tra i firmatari della lettera aperta scritta ai cattolici italiani a favore di Silvio Berlusconi. Attualmente è professore ordinario di Storia dei partiti politici alla LUISS.
Luciano Violante. Dirigente del Partito Comunista Italiano, è stato presidente della Camera dal 1996 al 2001 e presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 1992 al 1994. In precedenza ha fatto parte della commissione d’inchiesta sul caso Aldo Moro. Nel 2001 fu nominato presidente del gruppo dei DS; nel 2003 in un discorso in Parlamento difende la scelta di non aver impedito l’eleggibilità di Berlusconi nonostante il conflitto d’interessi e quella di non aver attuato leggi contro Mediaset. Si è ritirato da parlamentare nel 2008 dopo la caduta del governo Prodi.
Enrico Giovannini. 56 anni, dal 2001 fino al 2009 è stato capo statistico dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), dal 2009 è il presidente dell’ISTAT. L’anno scorso Mario Monti lo mise a capo della Commissione esaminatrice dei redditi dei titolari di cariche pubbliche in sei principali Stati europei per calcolarne la media ponderata. Nel luglio 2011 si è dimesso dall’incarico perché impossibile venirne a capo.
Giovanni Pitruzzella è il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal novembre del 2009. È un avvocato cassazionista ed è stato consulente giuridico durante i governi di Carlo Azeglio Ciampi e Lamberto Dini e per la Regione Siciliana.
Salvatore Rossi. 64 anni, economista, è vice Direttore Generale della Banca d’Italia e membro del Direttorio dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS). Nel gennaio 2013 è stato nominato membro del Comitato strategico del Fondo Strategico Italiano.
Giancarlo Giorgetti. Economista, 46 anni, capogruppo della Lega Nord alla Camera e presidente della Commissione speciale che dovrebbe sbloccare circa 20 miliardi di debiti della PA nei confronti delle imprese. Dal 2001 al 2006, con Silvio Berlusconi a capo del governo, è stato il presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione.
Filippo Bubbico è un architetto di 59 anni ex segretario del Partito Comunista a Matera. Attualmente è senatore del Partito Democratico, eletto in Basilicata. Entrato in Parlamento per la prima volta nel 2006 con il Pd, è stato sottosegretario allo sviluppo economico nel governo Prodi e in Commissione permanente di Industria, commercio e turismo durante quel governo.
Enzo Moavero Milanesi. È il ministro per gli Affari europei del governo Monti. È stato professore di diritto comunitario a La Sapienza, alla Bocconi e tuttora insegna diritto dell’Unione Europea alla LUISS. Ha ricoperto vari incarichi nella Commissione europea, spesso insieme a Mario Monti: dal 1995 al 2000 è stato capo di gabinetto alla Commissione per il mercato interno e poi all’Antitrust quando il premier italiano ne era a capo.
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