“Io e Umberto prima o poi dobbiamo essere sostituiti”. Nell’intervista a Repubblica Silvio Berlusconi lancia l’operazione padri nobili. Vale a dire un Pdl e una Lega che mostrino al popolo la faccia dei successori.
Alfano per i berluscones e chissà chi per il Carroccio.
Fosse vero, e stavolta probabilmente lo è, il centrosinistra farebbe bene a non sottovalutare la svolta. Perché una soluzione “pilotata” alla crisi del centrodestra, pur suonando vagamente gattopardesca, è capace di recuperare quel pezzo di mondo moderato che il berlusconismo ha lasciato per strada.
Nel 2013 – o prima – non basterà dire ai quattro venti che dietro i figli ci sono dei vecchi e discutibili papà. Perché di aspiranti gattopardi ce ne sono non solo in Parlamento, ma abbondano anche tra gli elettori.
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