Questa volta è stato meraviglioso. Un’ora da trasmettere nelle scuole, nelle università. Lo abbiamo visto in diretta il pitone democristiano srotolare e avvolgere le spire danzando attorno ai topolini a cinque stelle, come Kaa del Libro della giungla, con lo sguardo ipnotico, psichedelico: ssscongelatevi, messscolatevi, messscolatevi, ssscongelatevi. Le parole scorrevano come miele in una danza dei sette veli con le teste degli incarichi sul vassoio. Messscolatevi, ssscongelatevi. Così avete avuto il quessstore, il vice presssidente. Parole flautate, suadenti. Così lontane dalla balbettante afasia di Bersani.
Certo si gioca facile con quei poveri topolini. Esserci in quella stanza! Messscolatevi. Già, come voi: “vi siete mescolati abbastanza nel Pd”. “Perché non avete votato Prodi?” “Chi noi?” “E voi perché?” Ssscongelatevi, messscolatevi. Ma ditelo alla vostra gente! Ssscongelatevi, messscolatevi. Eh già, ma con chi? Questo è il problema. Lo capiamo che tu sei cattolico e romano, ma qualche volta tocca rubare le parole di Worms: «Rimango fermo, non posso fare nient’altro. Che Dio mi aiuti, Amen».
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