Ieri il governo ha presentato il “decreto salva-Italia” con una nuova manovra da 30 miliardi – la quinta del 2011 – con la quale cerca di riportare i conti pubblici sul giusto binario, favorendo la crescita economica con misure poste a sgravare le imprese che assumono giovani e donne.
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Monti, nel suo discorso introduttivo, si è rivolto direttamente agli italiani: «Oggi abbiamo adottato una serie di provvedimenti tenendo molto presente la necessità di creare le condizioni per la crescita del paese: quindi nel contempo mettere sotto controllo i conti pubblici, e dando peso molto particolare all’equità, abbiamo dovuto distribuire i sacrifici, avendo cura di farlo in modo equo, con misure forti contro l’evasione fiscale. La pluralità di sacrifici che chiediamo agli italiani va vista nella prospettiva di un risveglio della società italiana.»
Poi ha illustrato il decreto legge – coadiuvato dai ministri Passera, Fornero e Giarda, e dal viceministro Grilli – spiegando che la manovra ha un saldo di 30 miliardi lordi, 20 netti, così distribuiti: 12-13 miliardi verranno tagliati dalla spesa pubblica, 17-18 sono di nuove tasse. Dell’intero saldo, 20 miliardi si useranno per ridurre il deficit, e 10 miliardi verranno usati per finanziare la crescita e l’equità. Ne abbiamo fatto una sintesi.
- Costi della politica. Monti ha spiegato che non potendo abolire le province per legge ordinaria si è pensato di abolire le giunte provinciali. I consigli provinciali avranno un massimo di dieci elementi eletti da consigli, regioni e comuni. Prima erano 45. Tutte le cariche decadranno il 30 novembre 2012 e i dipendenti verranno trasferiti alle regioni o ai comuni. Le funzioni per le province saranno solo di “indirizzo politico e di coordinamento delle attività dei Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale”. Il risparmio è sull’ordine dei 500 milioni di euro.
E’ stato stabilito il principio di gratuità delle cariche elettive non previste dalla Costituzione: i rappresentanti dei consigli e delle giunte circoscrizionali, e probabilmente gli organismi come le comunità montane o le autorità di bacino, percepiranno solo un gettone di presenza a fronte dell’attuale remunerazione. Monti ha rinunciato al compenso da premier e ministro dell’Economia, inoltre i membri del governo renderanno pubblici i dati sui loro patrimoni e non potranno percepire un doppio stipendio.
I membri di tutte le authority è stato quasi dimezzato; soppresse invece l’agenzia per la sicurezza nucleare, l’agenzia per il terzo settore, l’agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, l’ente nazionale per il microcredito, l’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, l’ente per il turismo. I membri del CNEL sono stati ridotti da 50 a 28, nasce una authority per i trasporti e tutti consorzi di fiumi e laghi confluiranno in un unico consorzio nazionale. ENPALS e INPDAP verranno accorpati all’INPS; gli enti che ricevono fondi statali dovranno trasmettere i loro bilanci al ministero dell’Economia entro dieci giorni dall’approvazione della manovra. - Pensioni. Dal 2012 tutte le pensioni verranno calcolate col metodo contributivo: i lavoratori percepiranno la pensione in base ai contributi versati durante tutta la carriera lavorativa, derivato da un montante contributivo rivalutato su precise aliquote e tassi di rivalutazioni. L’importo effettivo verrà calcolato moltiplicando il montante ad un coefficiente di trasformazione, che varia a seconda dell’età in cui il lavoratore è andato in pensione.
Gli uomini potranno andare in pensione con 42 anni e un mese di contributi o a 66 anni; le donne con 41 anni e un mese di contributi o a 62 anni. Eliminate le pensioni di anzianità, al loro posto ci saranno le cosiddette “pensioni anticipate” con un incentivo per i lavoratori che decideranno di lavorare fino ai 70 anni, e un disincentivo per coloro che decideranno di ritirarsi nel tempo stabilito. Sia gli uomini che le donne dovranno necessariamente aver versato almeno 20 anni di contributi per richiedere la pensione. Di fatto si inserisce la flessibilità pensionistica: dai 62 ai 70 anni per le donne, dai 66 ai 70 anni per gli uomini, con un meccanismo che premia chi va in pensione più tardi. Abolite le finestre con le quali c’erano attese spesso di qualche anno per l’erogazione della pensione: con la nuova norma l’erogazione è prevista già dal mese successivo al ritiro.
Le pensioni minime, come ha spiegato il Ministro Fornero in lacrime, e quelle fino a due volte le minime ma poco sotto i mille euro, continueranno a ricevere la rivalutazione dell’Istat in base all’inflazione, tutte le altre sono state bloccate fino al 2013. Le nuove norme non si applicano per i primi 50mila pensionandi che lasceranno il lavoro entro il 31 dicembre 2011, che si trovano in mobilità al 31 ottobre 2011, chi si trova nei piani di esubero (cassa straordinaria, contratto di solidarietà etc.) e tutti gli ex lavoratori che si sono visti accettati i contributi volontari entro il 31 ottobre 2011. - ICI e IMU. Verrà reintrodotta l’Ici ma si chiamerà IMU – Imposta Municipale Unica – come da decreto sul federalismo fiscale, anticipandola però al 2012 anziché dal 2013. Verranno tassate le prime case con queste aliquote: 4 per mille sulle prime case, 76 per mille dalle seconde in poi. L’imposta verrà applicata sulle rendite catastali, le quali verranno aggiornate e aumentate del 60 per cento. Le detrazioni riguarderanno solo la prima casa per le quali ci sarà un abbattimento di 200 euro: si è calcolato che quasi due terzi delle famiglie rientrano nei parametri e quindi non pagheranno l’Imu. L’aumento delle rendite catastali si applica solo all’Imu e non all’Irpef e alle compravendite. L’Irpef, a differenza di quel che si pensava nei giorni scorsi, non è stata toccata.
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- Capitali scudati, attività finanziarie e lusso. Il governo Berlusconi ha introdotto una tassa del 5% (lo scudo fiscale) per i capitali che rientravano dall’estero in Italia, adesso ci sarà una doppia imposta di bollo una tantum dell’uno e cinque per cento che servirà a coprire l’adeguamento all’inflazione per le pensioni sotto i 960 euro. L’imposta per gli scudi fiscali così com’è adesso, è stata fatta perché rendere retroattiva un’imposta è incostituzionale, per cui è stato trovato un sistema – costituzionale – per aggirare i ricorsi che si sarebbero abbattuti sulla norma senza questo passaggio.
L’imposta di bollo è stata estesa – oltre che ai conti correnti che già la pagano – anche al deposito titoli e agli strumenti finanziari come polizze assicurative sulla vita, i fondi immobiliari e i fondi comuni. Ci sarà anche qui una soglia di esenzione, ma per gli investimenti superiori a 5000 euro il bollo sarà più che raddoppiato. Il governo non ha ancora comunicato le aliquote precise.
E’ stata introdotta una tassa sui beni di lusso: lo stazionamento e il rimessaggio delle imbarcazioni superiori ai 10 metri, gli elicotteri e gli aerei privati, e le auto con di 170 Kw avranno un superbollo aggiuntivo alla tassa di possesso. - Crescita, evasione fiscale e Irpef. L’Irap sarà deducibile per incentivare le assunzioni, soprattutto di giovani e donne. Viene aumentato il fondo di garanzia per i prestiti alle piccole e medie imprese. Fino al giugno dell’anno prossimo, lo Stato garantirà per le passività delle banche. Dal 2012 verrà introdotto l’ACE – Aiuto alla Crescita Economica, una misura che ricorda la dual income tax introdotta dall’ex ministro Visco – per agevolare le imprese che aumentano il capitale deducendo le imposte sui redditi per “rendimento nozionale” figurativo. L’aliquota sarà fissata entro il 31 gennaio di ogni anno.
Verranno liberalizzati i farmaci di fascia “C” (quelli a pagamento) in modo da poter essere venduti nei supermercati e nelle parafarmacie. Ai gestori di carburante è data la possibilità di rifornirsi da qualsiasi produttore senza clausole di esclusiva. Gli ordini professionali verranno soppressi se entro 13 agosto 2012 non verrà varata nessuna riforma in merito. Gli immigrati che hanno chiesto il permesso di soggiorno, ma che ancora non l’hanno ottenuto, possono sottoscrivere regolari contratti di lavoro.
La tracciabilità dei contanti è stata limitata a 1000 euro, con agevolazioni fiscali per le piccole imprese e i professionisti che accettano la piena tracciabilità dei loro ricavi. La misura più importante descritta da Monti è una non-misura: l’esclusione definitiva di tutti i condoni.
L’Irpef non è stata toccata, in compenso è stata aumentata l’addizionale regionale che passa dall’attuale 0,9% al 1,23%. Si stabilisce inoltre che le Lire circolanti verranno prescritte in anticipo a favore dell’Agenzia delle Entrate. - Enti locali e pareggio di bilancio. Vengono tagliati i fondi per le Regioni per circa tre miliardi a partire dal 2012: 2,1 miliardi per le regioni a statuto ordinario, un miliardo alle regioni a statuto speciale. Sempre dal 2012 verranno tagliati fondi per 1,4 miliardi ai comuni con più di 5mila abitanti; per i comuni con più di mille abitanti la stessa somma verrà tagliata nel 2013.
Il governo ha approvato gli obiettivi di risanamento previsti nel 2012, 2013 e 2014 con il pareggio di bilancio. Se ciò non bastasse si è pensato di aumentare di altri due punti le aliquote Iva del 10 e del 21 per cento, con un eventuale mezzo punto in più nel 2014 se nemmeno questi provvedimenti servissero allo scopo.
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