In questi giorni in Europa si stanno facendo grandi cose, ma per le major della musica e più in generale dell’intrattenimento.

In questi giorni sono accaduti due fatti molto gravi la cancellazione dell’emendamento 138 e l’approvazione definitiva di Hadopi 2.

Andiamo con ordine e parliamo dell’emendamento 138. Questo emendamento riguardava il pacchetto Telecom, in via di approvazione al parlamento europeo. Il pacchetto Telecom è un importante insieme di norme col fine di uniformare le varie normative UE in materia di telecomunicazioni.

Tra le tante norme ne fu introdotta una molto importante per i diritti civili, l’emendamento 138 appunto, che stabiliva una cosa ovvia: la connessione ad internet è un diritto del cittadino. Non faceva nulla di incredibile questa norma, sanciva semplicemente un dato di fatto, ovvero che Internet era un mezzo di comunicazione fondamentale, come la posta o il telefono.

Eppure ci sono state fortissime pressioni affinché non venisse approvato dal parlamento europeo, oppure venisse approvato, ma con una forma decisamente meno rigida e più flessibile. Perché? Perché in Francia si stava discutendo della legge Hadopi. Questa norma liberticida prevedeva essenzialmente la creazione di un’agenzia amministrativa, Hadopi, che si occupava di tutelare i detentori del copyright (le aziende) da coloro che scaricavano illegalmente dalla rete. Questa tutela avveniva con la legge dei “tre avvertimenti”, ovvero: alla prima violazione di copyright l’utente, titolare dell’abbonamento, riceveva un ammonimento, la seconda volta una lettera scritta, alla terza avveniva la disconnessione forzata da internet, con l’obbligo di pagare il provider fino alla fine del contratto e una forte multa.

Ecco, quindi, perché ci sono forti pressioni. L’emendamento 138 bloccava di fatto questa norma, perché stabiliva come una connessione ad Internet fosse un diritto e non era possibile toglierla per violazioni di copyright.

L’emendamento fu approvato per ben DUE volte in parlamento europeo, con maggioranza schiacciante e per ben due volte fu rigettato dal Consiglio d’Europa, nonostante anche la Commissione Europea fosse d’accordo con l’operato del parlamento ed aveva resistito anche alla pressione diretta de presidente Sarkozy.

Previsto inizialmente per una terza votazione, l’emendamento è stato eliminato. Eliminato in una maniera incredibile: cancellato da una commissione perché non di competenza dell’europarlamento!

Se ne sono accorti dopo due votazioni, verrebbe da dire “meglio tardi che mai” se non fosse per il fatto che essendo una norma che sancisce un diritto è di competenza eccome dell’europarlamento (la carta dei diritti europea è stata fatta solo con gli organi comunitari). Non sono il solo a pensare che il rapporto legale che stabiliva questa non competenza, è stata solo una scusante.

Un vero atto sovversivo, perché aggira l’europarlamento, inoltre  getta molte ombre sull’effettivo potere degli organi comunitari, in quanto il consiglio d’Europa (composto dai ministri dei singoli paesi) pare avere sempre l’ultima parola.

Non è un caso quindi pochi giorno dopo in Francia venisse approvata Hadopi 2, ovvero una nuova versione del testo originale. Testo originale che fu silurato dalla corte costituzionale francese perché aveva ravvisato un elemento incostituzionale grande come una casa, ossia che la sanzione veniva comminata da un organo amministrativo (come se fosse la polizia a stabilire la condanna per una persona che commette un reato penale).

Tuttavia, è parere di molti che i punti non idonei ai principi di democrazia siano molti di più, cominciando proprio dall’agenzia amministrativa appena istituita. Hadopi, infatti, investigherà su uno specifico reato, una cosa senza precedenti nei paesi europei (in Italia ci sono corpi che si occupano di particolari settori, ma non di un reato specifico). Reato che danneggia una piccola parte della popolazione.

Oltre a questo, da quello che si capisce, purtroppo non riesco a trovare una fonte attendibile, la sanzione, a differenza di Hadopi 1, sarà comminata dall’autorità giudiziaria sarà inflitta senza un equo processo, cioè il colpevole saprà di dover subire la disconnessione (e la multa) solo DOPO aver saputo di aver commesso l’illecito, buttando alle ortiche l’istituto dell’equo processo. Poco conta che possa far ricorso successivamente, intanto è già colpevole (contrariamente al principio di innocenza fino a prova contraria).

Infine, chi indagherà potrà controllare che cosa viene scambiato dai singoli utenti senza bisogno di alcun mandato.

Entrambi sono atti molto gravi e lesivi dei diritti del cittadino perché da una parte non si stabilisce un fatto accertato e dall’altra si pongono al di sopra i diritti di pochi (le major) rispetto ai diritti dei comuni cittadini. Comuni cittadini che non hanno fatto nulla (basti pensare al caso di una famiglia dove solo uno dei membri scarica illegalmente) e che si vedono colpiti da un provvedimento totalmente sproporzionato.

Quello che mi irrita di più è che queste notizie non circolano sui media tradizionali, riducendo l’attenzione dei cittadini europei e lasciando mano libera a coloro che vogliono fare “i loro comodi”.

Al momento, l’unica speranza è che l’emendamento 138 venga riproposto ancora una volta, ma pare difficile se non impossibile.