In Inghilterra c’è la diceria secondo cui ogni volta che il centrocampista dell’Arsenal Aaron Ramsey segni, un personaggio famoso muore. Da qui nasce la maledizione di Ramsey. Naturalmente è solo un caso, o forse no…
Effettivamente è vero che che ad ogni gol di Ramsey un personaggio famoso muore, ma è solo un caso. Proviamo comunque a indagare sui gol del centrocampista gallese neoacquisto della Juventus e immaginiamo che tutte le morti ad esso collegate siano reali. Un giochino macabro, insomma.
La maledizione di Ramsey
La maledizione di Ramsey nasce lunedì 2 maggio 2011 quando viene ucciso Osama bin Laden; domenica 1 maggio, infatti, il gallese segna il gol della vittoria dell’Arsenal sul Manchester United.
Il 5 ottobre dello stesso anno muore Steve Jobs; Ramsey tre giorni prima segnò il momentaneo pareggio conto il Tottenham.
Il 20 ottobre, quindici giorni dopo la morte di Jobs, viene assassinato il leader libico Mu’ammar Gheddafi; il giorno prima, Ramsey segnò al 90° il gol vittoria in Champions dell’Arsenal a Marsiglia. Tre gol e tre morti nel primo anno della maledizione di Ramsey.
Tutte dicerie?
Quattro mesi dopo, il 12 febbraio del 2012, muore tragicamente Whitney Houston; ventiquattr’ore prima, Ramsey segna la prima delle due reti con cui l’Arsenal affonda il Sunderland in Premier League. Solo un morto nel secondo anno della maledizione di Ramsey.
Il 14 maggio 2013, il neo-juventino segna il definitivo 4-1 tra l’Arsenal e il Wigan Athletic in Premier; il giorno successivo muore Jorge Videla, ex dittatore argentino e mandante della morte di migliaia di desaparecidos.
Il 30 novembre del 2013, Ramsey segna il primo e il terzo gol con cui l’Arsenal vince a Cardiff; lo stesso giorno annunciano la morte dell’attore Paul Walker, reso celebre da “Fast and Furious”. Il terzo anno della maledizione di Ramsey ha fatto due vittime.
L’11 agosto 2014 scompare quel grandissimo attore di Robin Williams; anche in questo caso Ramsey non si smentisce segnando il secondo gol del 3-0 dell’Arsenal sul Manchester City.
Il 10 gennaio 2016 scompare David Bowie; il giorno prima il gol del vantaggio dell’Arsenal sul Sunderland (3-1 finale) fu segnato proprio da Aaron Ramsey.
Una settimana dopo Ramsey segna il primo del bellissimo pareggio con il Liverpool (3-3); il giorno successivo muore tragicamente l’attore Alan Rickman, noto principalmente per essere Severus Piton nella saga di Harry Potter. Un anno davvero prolifico per la maledizione di Ramsey.
La maledizione continua anche nel 2019
L’ultimo gol del gallese è storia recente: sabato scorso ha segnato il momentaneo vantaggio contro il Tottenham (1-1 finale); ieri, lunedì 4 marzo, sono morti Luke Perry – Dylan di “Beverly Hills 90210” – e Keith Flint, cantante dei Prodigy.
A luglio il trasferimento alla Juventus
Aaron Ramsey segna, quindi, e un personaggio famoso muore. Eventi logicamente non collegati, ma che alimentano in rete la credenza della ormai celebre “maledizione di Ramsey“. Ovvero: ogni volta che il calciatore gallese va in gol, un personaggio noto muore. È solo un caso, ovviamente, ma a in quel di Torino starei attento…
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