Il senatore del M5S Maurizio Romani ieri aveva duramente attaccato Matteo Renzi, annunciando anche un’interrogazione parlamentare, per far luce sulla vicenda dell’iniziativa “Ferrari cavalcade 2013” nella quale il sindaco fiorentino ha concesso Ponte Vecchio a fronte di 120mila euro da destinare alle vacanze dei ragazzi disabili: «Non si capisce quale sia stato l’interesse pubblico che il Comune ha perseguito tale da giustificare la chiusura di un ponte storico che appartiene a tutti i cittadini. Su questa vicenda Renzi ha fatto una pessima figura, utilizzando i metodi della peggiore politica, sfruttando la città, i suoi monumenti e il proprio potere discrezionale per accaparrarsi nuovi supporter, facendo favori a soggetti economici forti che potrebbero, al momento giusto, restituire il favore fatto. Mi vergogno di avere un sindaco che vuole solo apparire, che dice delle falsità e ambisce solo a diventare presidente del Consiglio», aveva dichiarato Romani.
Oggi Matteo Renzi ha risposto al senatore 5 Stelle con una lettera, ipotizzando querela e sfidando il senatore a chiedere “formalmente al Senato di rinunciare all’immunità parlamentare” per pagare “il conto delle sue dichiarazioni improvvide“.
Egregio Senatore Romani,
non ho il piacere di conoscerLa e dunque mi scuserà se Le scrivo una lettera anziché utilizzare le vie brevi. Leggo una Sua agenzia in cui attacca pesantemente l’Amministrazione di Firenze con giudizi molto severi che non condivido, ma che rispetto come vuole la dialettica democratica e la civiltà delle relazioni politiche. Ella critica soprattutto la scelta di tenere l’evento Ferrari sul Ponte Vecchio: non è il primo né immagino l’ultimo a contestare questa decisione, che lei sobriamente giudica “scellerata”. Nella Sua nota però Ella adombra un fatto di eccezionale gravità, ritenendo che la concessione di Ponte Vecchio non nasca da un interesse civico, più o meno condivisibile, ma dal personale interesse del Sindaco che avrebbe fatto “favori a soggetti economici forti che potrebbero al momento giusto restituire il favore fatto”.
Favori personali. Si rende conto, senatore Romani? Non scelta opinabile, ma la concessione del suolo pubblico per un favore personale. Ha presente la portata diffamatoria di una simile dichiarazione? Addirittura una concessione di scambio tra la persona fisica del Sindaco e i cento clienti Ferrari o chi per essi.
Senatore Romani, Lei naturalmente immagina che sia mio dovere adire le vie legali a difesa del buon nome della città che ho l’onore di guidare. Lo farò nelle prossime ore, sia in sede civile che in sede penale. C’è un problema, però. Lei, cittadino Romani, a differenza mia e di milioni di altri italiani, non può essere perseguito perché gode dell’immunità parlamentare. Se Lei fosse un cittadino come gli altri risponderebbe davanti a un giudice. Essendo Senatore può usufruire dell’immunità parlamentare.
Bene, cittadino senatore Romani, dia un segno della diversità del Movimento 5 Stelle da quella che voi definite la Casta e chieda formalmente al Senato di rinunciare all’immunità parlamentare. Spieghi quali sono i favori personali di un’operazione nata per Firenze. Dimostri se può la veridicità delle Sue affermazioni. Oppure paghi il conto delle sue dichiarazioni improvvide.
Come risarcimento danni chiederemo che sia stabilito dal giudice lo stesso importo di quello pagato da Ferrari per l’operazione Ponte Vecchio, così Ella non avrà più dubbi in merito. Vale più o meno un anno della sua indennità di Senatore, comprensiva di diaria (con il Movimento 5 Stelle bisogna sempre specificare se c’è la diaria o no). Da parte mia, annuncio fin da adesso di destinare il risarcimento del danno non al mio conto corrente bancario, ma all’ospedale pediatrico Meyer che è in Firenze.
Le auguro buon lavoro nell’interesse superiore dell’Italia. Lei rappresenta la Nazione, anche me. Per questo la saluto con cordialità e rispetto,
Matteo Renzi
Sindaco di Firenze
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