Jon Huntsman ritira la sua candidatura dalle primarie repubblicane. Già dal South Caroline di sabato 21 gennaio sosterrà Mitt Romney.
All’inizio i moderati – e mormoni – della compagine repubblicana erano due: Mitt Romney e Jon Huntsman. Il primo ha vinto entrambe le competizioni in Iowa e New Hampshire confermandosi il favorito di queste primarie, il secondo ha partecipato solo a quelle del New England piazzandosi al terzo posto con un buon – ma non strepitoso – 17 per cento. Oggi alle 11 (le 17 in Italia) al Myrtle Beach Convention Center, in South Carolina, Huntsman ha annunciato il ritiro e contemporaneamente l’appoggio a Mitt Romney.
Diventato il più particolare dei sette candidati iniziali – nato in California, ex ambasciatore in Cina sotto Obama, contrario all’aborto ma non alle unioni gay, a favore della riforma sanitaria ma attraverso la moltiplicazione delle offerte dei privati ai cittadini – Huntsman aveva speso la maggior parte del suo budget elettorale in New Hampshire. Con il terzo posto aveva dichiarato che avrebbe ripensato alla campagna sin dal South Caroline di sabato prossimo. E così ha fatto.
Ieri sera un addetto stampa aveva annunciato che oggi ci sarebbe stata la conferenza stampa di abbandono, ha inoltre aggiunto che Huntsman è orgoglioso della campagna elettorale fin qui corsa e che ora si schiererà con il candidato che ha più probabilità di battere Obama.
Romney, già forte di 21 punti di distacco su Santorum e Gingrich in base agli ultimi sondaggi in SC, riceverà anche in dote i cinque punti dell’ex governatore dello Utah.
Proprio ieri Huntsman aveva ricevuto l’endorsement di The State, il più popolare quotidiano del South Caroline, ma la sua campagna elettorale non ha abbastanza soldi per essere competitiva nel Deep South e in Florida il 31 gennaio. Lo stesso Huntsman si è mostrato riluttante a mettere mano al suo (pieno) portafogli per finanziare la corsa. Inizialmente aveva buttato nel paniere due milioni di dollari di tasca propria, ma poi ha desistito.
Con questo ritiro il repubblicano di Redwood City non perde proprio tutto: potrebbe tornare in gioco se Romney dovesse diventare presidente. Fox News, tra le righe, non nasconde un’ipotesi “segretario di Stato”.
Il ritiro di Huntsman segue quelli di Tim Pawlenty ad agosto dopo lo straw poll di Ames in Iowa, di Herman Cain e Michele Bachmann fuori dalla corsa dopo il magro 5% in Iowa. Restano in quattro – Rick Perry, Newt Gingrich, Rick Santorum e Ron Paul – a sfidare il super-favorito Mitt Romney. Stasera a Myrtle, la stessa città dell’abbandono di Jon Huntsman, si sfideranno nel primo dibattito tv trasmesso da Fox News. Giovedì 19 a Charleston, in diretta su Cnn, ci sarà il secondo e ultimo incontro prima delle elezioni.
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