Giornata intensa per il presidente del consiglio Mario Monti, rientrato a Roma da Milano. In mattinata al lavoro al Ministero dell’economia per poi recarsi al Quirinale, dal Capo dello Stato, dove è rimasto poco più di un’ora. Ma la giornata di oggi è segnata soprattutto dall’attesa per la nomina dei sottosegretari nel Consiglio dei Ministri, annunciato per le 19. Si porrà così fine alla ridda di voci che si sono rincorse in questi giorni sui nomi e si scioglierà la questione se siano ‘tecnici o politici’.
Intanto il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, sembrerebbe pronto ad assumere anche l’incarico di viceministro all’Economia, ma sarebbero in corso verifiche tecniche per valutare la compatibilità tra i due incarichi al Tesoro.
Appare ormai scontato, invece, l’arrivo di Mario Ciaccia, amministratore delegato di Biis (controllata da Intesa San Paolo), al Ministero dello Sviluppo Economico dove assumerà l’incarico di viceministro con delega alle Infrastrutture. Sempre al dicastero di via Veneto, in pole position è anche il presidente di Biis Francesco Micheli.
Ancora da sciogliere gli ultimi nodi su chi avrà la delega per l’Energia: gli ultimi rumors danno Tullio Fanelli come il favorito, ma nella rosa appare anche Carlo Crea, segretario generale dell’Authority dell’Energia. Al Welfare, l’arrivo di Carlo Dell’Aringa sembra ormai fuori discussione ma in corsa ci sarebbe anche Michele Tiraboschi, allievo di Marco Biagi.
«I partiti non hanno bisogno di fare incontri. Ci parliamo sempre», ha detto Pier Ferdinando Casini, sui vertici veri o presunti di questi giorni che avrebbero avuto al centro anche il nodo delle nomine di Governo.
Dall’Europa invece sono arrivate le parole di sostegno del vicepresidente della Commissione Ue Olli Rehn che si dice «molto rassicurato» dagli incontri avuti con il premier, ma la Lega non demorde e attacca ancora: «Doveva essere il governo che faceva tutto subito – ha detto Roberto Maroni – ma a distanza di tre settimane non ha ancora completato la squadra: mi sembra davvero incredibile». Se la Lega considera un errore l’appoggio a Monti, il vicepresidente vicario del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, sottolinea: «L’appoggio non è mai stato messo in dubbio», ma «in ogni caso ci sarà fino a quando questo governo sarà utile alla sua missione che è quella di salvare il Paese».
E sui rapporti con il Carroccio interviene lo stesso Silvio Berlusconi: «Questa settimana ho appuntamento con Bossi», ha detto. L’alleanza con la Lega è finita? «Non credo proprio», risponde l’ex premier.
Il capogruppo di Fli, Benedetto della Vedova, ribadisce che questo «è il tempo del sostegno al Governo Monti incompatibile con una campagna elettorale» e da Di Pietro arriva al governo Monti il consiglio di sfruttare «la luna di miele’ con i cittadini ora: perché fra qualche mese il consenso calerà».
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