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Tanto per dire quanto sia finito il ventennio, guardate quanto la vicenda Berlusconi è in grado di intossicare la vita del paese. Quante decine di migliaia di persone rischiano di vedere compromessa la loro situazione solo per essere involontariamente associati alla sua: il tema del sovraffollamento delle carceri è un tema di dignità del paese, non l’interesse personale di un unico personaggio seppur importante, ma condannato.

Come è un tema di dignità quello dei Cie che si risolve proprio chiedendo l’abrogazione, magari per decreto, della Bossi-Fini e della Fini-Giovanardi che le intasano di persone a bassissimo rischio; che si potrebbe risolvere con l’utopia di costruire nuove carceri, magari con soldi pubblici e dicendo all’Europa che se non sono d’accordo si accomodino al braccio B. Però è un problema che c’era ieri e ieri l’altro, e che sollevato proprio qui, ora, non può che diventare occasione di polemica e sospetto. Cosa che Napolitano sa benissimo visto che ha dovuto premettere una excusatio non petita: è inutile ricordare che i reati finanziari non saranno amnistiati.

Ormai neppure Berlusconi crede di potersi sottrarre ai servizi sociali. Sono le inchieste per intralcio alla giustizia e corruzione di testimone che, vedi Bari, sono l’incubo dell’indagato.