Se Franceschini – oltre a non accettare, come ha giustamente fatto, l’invito di Vespa a presenziare l’altare della gloria berlusconiana, dicesse chiaro e tondo che le nomine di RaiTre al Partito Democratico non interessano perché le briciole di una presunta pluralità dell’informazione non fanno per noi, e che l’informazione pubblica deve essere appannaggio dell’utente che paga il canone, e non un capriccio della politica che la usa come sede principale per i loro comunicati stampa – beh, se Franceschini dicesse questo, tutta l’Italia avrebbe più fiducia nel Pd e anche nell’attuale segretario.