Youssou N’Dour, il popolare cantante senegalese di “7 Seconds”, ha deciso di candidarsi alle elezioni presidenziali del suo paese, il Senegal, sfidando il presidente uscente Abdoulaye Wade al suo terzo mandato.

Youssou N’Dour ha deciso: si candiderà alle presidenziali senegalesi per sconfiggere l’85enne Abdoulaye Wade, da dieci anni presidente del Senegal, il prossimo 26 febbraio. Già lo scorso novembre aveva annunciato durante un concerto che si sarebbe preso una pausa per concentrarsi alla fondazione del suo partito politico “Fekke ma ci bollé” (Io ci sto, ndr), e ieri ha annunciato in tv di volersi candidare alle prossime presidenziali.

Il presidente uscente è in carica dal 2000, e già l’anno successivo aveva cambiato la Costituzione allungando il mandato presidenziale da cinque a sette anni. Nel 2007 è stato rieletto, ma un’altra riforma ha abbreviato nuovamente a cinque gli anni di mandato. Nel 2008 ha cambiato nuovamente portando il mandato a sette anni, ma i dubbi sulla sua età hanno consentito alle opposizioni di portare la legge davanti alla Corte Costituzionale che si pronuncerà nelle prossime settimane. Ancora nel 2008 aveva cercato di integrare, sempre nella Carta, un articolo per ridurre la percentuali di voti necessaria per vincere le elezioni presidenziali senza bisogno di ballottaggio, ma per le dure contestazioni ha dovuto fare marcia indietro. Non ancora contento, Wade voleva creare la carica di vicepresidente eletto, in molti però hanno creduto fosse destinata al figlio Karim.

Cinquantadue anni, nato a Dakar nel 1959, Youssou N’Dour è uno degli artisti più conosciuti al di fuori dell’Africa. Noto al grande pubblico per il celebre duetto con Neneh Cherry – con la quale nel 1994 cantò “7 Seconds“, album che vendette un milione e mezzo di copie – un successo che trascinò i due ai vertici delle classifiche europee, portando così la star senegalese a conquistare i mercati al di fuori dell’Africa.

Appena ha annunciato di volersi candidare sono fioccate immediatamente le richieste di informazioni sul perché avesse deciso di buttarsi in politica: «la mia candidatura è un dovere patriottico supremo» risponde. Nato da famiglia povera e quindi scarsamente istruito, N’Dour con modestia dice che «la presidenza è una funzione, non un lavoro. Ho dimostrato la mia competenza, il mio impegno, rigore ed efficienza in molte occasioni. Ho studiato alla scuola del mondo. Viaggiare insegna tanto quanto i libri».

Dal 2000 Youssou N’Dour è Ambasciatore di buona volontà dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite; da molti anni è impegnato in cause umanitarie che lo hanno portato ad organizzare numerosi concerti benefici compreso quello del 1985 in cui chiedeva la liberazione di Nelson Mandela. Nell’anno appena trascorso ha duramente criticato i capi di stato africani per come hanno affrontato la carestia somala.

Ha dichiarato che la sua campagna elettorale convoglierà iniziative per favorire la pace e il buon governo a progetti per lo sviluppo sociale ed economico. E’ proprietario del piccolo colosso mediatico Future Medias che include la stazione radio RFM, la stazione televisiva TFM e il quotidiano L’Observateur, spesso critico verso il governo di Wade.