Storie

Nei volti silenziosi, nelle vite lontane dai riflettori, si nascondono le storie vere. È lì, tra il rumore, che si scopre la voce di chi non viene ascoltato, la speranza di chi continua a lottare anche quando nessuno guarda. Nelle nostre Storie, esploriamo quei mondi nascosti, dove la notizia diventa umana, intima, e soprattutto reale. Perché la verità non è solo nei fatti, ma nelle persone che li vivono.

Dicembre 2024

Paul Krugman lascia il New York Times

Di |2024-12-13T07:33:46+01:0013 Dicembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , |

Paul Krugman, figura centrale nel dibattito economico e politico globale, ha lasciato il New York Times dopo quasi venticinque anni di editoriali che hanno plasmato l'opinione pubblica su temi come l'ineguaglianza, la globalizzazione e la crisi finanziaria. Con il suo stile schietto e analisi brillanti, Krugman ha portato l'economia fuori dalle accademie per renderla accessibile a milioni di lettori.

Chi ha vinto e chi ha perso in Siria

Di |2024-12-10T07:30:01+01:0010 Dicembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , , , |

In attesa di capire le prossime mosse della guida spirituale della Repubblica Islamica dell'Iran, Ali Khamenei, la caduta del regime di Bashar al Assad è un terremoto geopolitico che ridefinisce il Medio Oriente e consacra Ankara come il vincitore strategico della crisi siriana, con Teheran e Mosca costrette a incassare una sonora sconfitta.

Chi controlla il futuro?

Di |2024-12-03T22:58:42+01:002 Dicembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , |

Fino a qualche anno fa, parlare di Intelligenza Artificiale Generale sembrava roba da film più vicina a Terminator che alla realtà. Invece oggi quel futuro non sembra più così lontano, e inizia a farsi largo anche un’idea ancora più ambiziosa, quasi incredibile: l’Intelligenza Artificiale Superiore, l’ASI. Non si parla più di se, ma di quando. Avete presente “Stay hungry, stay foolish”? Proprio quello.

Novembre 2024

Trump che fa Trump

Di |2024-11-29T08:30:40+01:0029 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , |

Trump rimane uno dei più intriganti paradossi della politica americana. Ha affrontato tre campagne presidenziali ed è stato oggetto di infinite analisi e dibattiti. Eppure, non abbiamo ancora capito perché piaccia tanto, cosa rappresenti il suo consenso, e se c'è un metodo dietro la sua follia. Sono pochi i leader di cui si parla tanto, ancora meno quelli che riescono a sfuggire alla comprensione come riesce a Trump.

L’Ucraina è sfinita

Di |2024-11-22T07:30:14+01:0022 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , , |

La popolazione ucraina è esausta dai bombardamenti russi, mentre Zelensky adatta una nuova strategia: l'idealismo patriottico lascia il posto a un “piano di resilienza”. Con Trump di nuovo alla Casa Bianca, crescono i dubbi sul futuro degli aiuti e sull’approccio necessario per contrastare Putin in una guerra sempre più logorante.

L’autunno della DDR, l’ultima spallata al Muro

Di |2024-11-12T23:05:10+01:0012 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , , , , |

Nell’autunno del 1989, la perestroika di Gorbaciov soffiava su tutta Europa e la Germania dell’Est iniziava a spezzare le catene del regime. A Berlino, l’oppressione si trasformò in un’urgenza collettiva di libertà: un movimento pacifico e potente si diffuse nelle piazze, nelle chiese, nei teatri e nei gruppi di opposizione che nascevano uno dopo l’altro. Ma la libertà tanto cercata ha lasciato cicatrici ben visibili.

Come hanno votato gli americani

Di |2024-11-11T07:30:01+01:0011 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , |

I tre momenti determinanti di queste elezioni: Trump ha ottenuto 312 grandi elettori e tutti e sette gli stati in bilico; i Democratici subiscono perdite in aree urbane e stati blu, e il sostegno ispanico per Trump tocca il 46% segnando una rilevante svolta verso il riallineamento demografico. In altre parole, il mandato politico di Trump è oggi molto più forte di otto anni fa.

Analisi semiseria del massacro democratico

Di |2024-11-08T15:30:15+01:008 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , |

Da bravo uomo di sinistra, eccomi qua, pronto a fare l'analisi della sconfitta dei democratici americani nello stile della più classica tradizione italiana: esami rigorosi, riflessioni profonde e, ovviamente, grandi promesse sul "faremo meglio la prossima volta". Perché si sa, nell'analizzare le sconfitte a noi di sinistra la destra ce spiccia casa...

I potenziali pericoli dello Splinternet sul Global Digital Compact

Di |2024-11-07T08:00:34+01:007 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , , |

Il mese scorso le Nazioni Unite hanno approvato il Global Digital Compact (GDC), un documento che impegna gli stati membri a ridurre il divario digitale e a far rispettare i diritti umani online. Tuttavia, alcune parti del GDC sembrano un invito a una governance più centralizzata portando a un Internet spezzettato, con barriere digitali sempre più alte e contenuti accessibili solo a livello nazionale. Questo fenomeno di Internet parallele, gestite come mondi separati, privati e autonomi, si chiama "Splinternet".

Non aspettatevi di conoscere il vincitore

Di |2024-11-05T07:32:48+01:005 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , |

Tutti i seggi chiudono alle 23 ora di New York. Ma col testa a testa tra Trump e Harris che rende impossibile un verdetto immediato, il nuovo presidente si potrebbe conoscere dopo giorni o addirittura settimane a causa dei possibili ricorsi di uno o di entrambi i candidati.

Non sono elezioni normali

Di |2024-11-01T16:21:39+01:001 Novembre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , |

È una campagna come mai se ne sono viste prima. Da un lato c’è un candidato accusato di aver tentato di ribaltare i risultati delle precedenti elezioni; dall’altro, una vicepresidente che chiude la campagna proprio nel luogo simbolo di quell’insurrezione. E gli elettori americani non dovrebbero farsi un'opinione sul fatto che il prossimo presidente possa usare il potere esecutivo per imprigionare i nemici politici.

Ottobre 2024

Il carnevale MAGAverse di New York

Di |2024-10-30T22:51:37+01:0030 Ottobre 2024|Categorie: Storie|Tag: , , , , |

L'evento di domenica a New York è stato una cornucopia di crudezza, punteggiata da quel tipo di linguaggio che una volta sarebbe stato impensabile per un raduno tenuto per promuovere la candidatura di un aspirante presidente degli Stati Uniti: la parola “fuck” risuonava ovunque, il dito medio era l'unico usato, e l’allusione esplicita al sesso orale con la vicepresidente Kamala Harris è stata la più applaudita.

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