
La Juve soffre di pareggite
Dopo la bella serata di Champions, ecco un altro stop in campionato. Alla fine contro il Napoli, allo Stadium, è arrivato il terzo 0-0 di fila. Partita intensa, sì, ma senza grandi emozioni

Dopo la bella serata di Champions, ecco un altro stop in campionato. Alla fine contro il Napoli, allo Stadium, è arrivato il terzo 0-0 di fila. Partita intensa, sì, ma senza grandi emozioni
Nella nuova Champions League, le squadre italiane mostrano prestazioni contrastanti. La Juventus di Thiago Motta ha fatto il suo debutto contro un PSV non particolarmente temibile ma potenzialmente insidioso. Paulo Fonseca si avvicinava alla sfida contro il Liverpool con certezze piuttosto vacillanti, con soli due punti raccolti in tre partite e uno spogliatoio turbato dal caso Theo-Leao.
I campioni trasformano l'eccezionale in routine, elevando continuamente gli standard di ciò che è possibile. Con ogni successo, ciò che una volta sembrava un traguardo irraggiungibile diventa la nuova norma, spingendo i limiti sempre più in alto. Questa è la vera essenza del campione: non solo raggiungere risultati straordinari, ma anche stabilire un nuovo punto di riferimento per tutti coloro che seguono
La rivoluzione a cui era chiamata la Juve non è stata frenetica ma strategica. Giuntoli si è impegnato a costruire una squadra che incarni le visioni del nuovo allenatore, gettando le fondamenta dell'ambizioso progetto firmato Thiago Motta. Il Managing Director Football bianconero ha operato con precisione quasi chirurgica, anche se si notano purtroppo alcune piccole sbavature
La Juve affronta un periodo difficile dovuto a prestazioni deludenti e con la posizione di Max Allegri così in bilico da aprire seriamente il dibattito su un possibile successore. La Torino bianconera si trova di fronte a incertezze simili a quelle vissute cinque anni fa; oggi, però, si presenta una differenza sostanziale che potrebbe influenzare le future decisioni del club
Ho detto più volte che non mi piace la Juventus di Allegri e di non essere un fan del mister: anche quando i risultati lodavano il tecnico livornese non mi sono mai prostrato alla mancanza di gioco e idee a favore dei soli risultati. La Juventus ha mostrato confusione in ogni partita, specialmente contro il Genoa. Ma Allegri rimarrà al suo posto nonostante una vittoria in otto partite
L'inizio di stagione della Juventus mi aveva fatto sperare di vedere finalmente una squadra diversa, più giovane e brillante, dopo il grigiore delle ultime annate. Mi ero entusiasmato per i primi gol di Yldiz, che sembrava avere tanta voglia di fare bene; per Vlahovic, che sembrava aver trovato il suo posto; per la difesa, che dava più sicurezza; e per Chiesa, che mi sembrava rinato. Invece torna la delusione di un Allegri che continua a mal sopportare i giovani perché «devono crescere»
Il calcio femminile sta vivendo un momento di grande visibilità, grazie anche ai successi delle nazionali e alle battaglie per la parità di trattamento rispetto al calcio maschile. Tuttavia, le agitazioni interne al calcio femminile ci raccontano di un rapporto ancora difficile e tormentato tra i due sessi, perché riflette una generale disparità di potere, che porta gli uomini a prendere le decisioni e le donne a subirle
Le penalizzazioni inflitte alla Juventus, proprio prima della partita contro l'Empoli, hanno sollevato molte discussioni. Una vittoria avrebbe potuto avvicinare la squadra a soli 2 punti dal Milan in vista dello scontro diretto di domenica scorsa. Era l'opportunità per dimostrare orgoglio, ma dopo una stagione estenuante e piena di problemi, le energie forse non erano più sufficienti
Piove a Napoli, al Maradona; piove su Luciano Spalletti, forse l'allenatore più scomodo di tutti. In questi giorni il tecnico toscano continua ad allenare la squadra, guidandola alla vittoria per 3-1 sull’Inter, ma non è più il suo Napoli
La Serie A sta per concludersi con una quasi certezza: alla fine della stagione, la Juventus si troverà con un distacco di 10 punti in classifica per decisione della Corte Federale d'Appello, che ha scosso le ambizioni della squadra bianconera proprio pochi minuti prima della sconfitta contro l'Empoli
La Juve di ieri sera ha fatto una buona partita contro un Siviglia arrembante e per certi tratti roboante. Ma la squadra, al netto degli errori dei singoli, continua ad andare in campo senza una linea continua, quasi sempre senza idee e con un gioco molto confusionario, senza schemi impostati e senza quel minimo di supponenza che la porti a voler vincere le partite che contano davvero